I numeri non dicono tutto ma quando si tratta di gender gap, raccontano tanto anche se presi da soli e messi su un foglio, senza nemmeno una parola di accompagnamento.
In questo caso, in questa conferenza pazzesca nonostante le assenze dei big tech brand, i numeri sul gender gap, esprimono dei valori per cui vale la pena riportarli: su 70,236 partecipanti il 43% sono donne. Sbalorditiva anche un’altra percentuale: il 38% dei relatori è rappresentato da donne, il numero di donne speakers più alto di sempre qui alla conferenza più importante del settore tecnologico. E per chiudere con i numeri: le donne fondatrici sono un terzo di tutte le startup presenti.
Il Web Summit ha recentemente pubblicato il suo rapporto annuale sullo stato dell’equità di genere nella tecnologia, rilevando che quasi la metà delle intervistate ritiene che il proprio posto di lavoro non adotti misure adeguate per combattere la disuguaglianza di genere; Il 53,6% ha subito negli ultimi 12 mesi episodi di sessismo sul posto di lavoro, di contro il 76,1% delle intervistate si sente in grado mantenere una posizione di leadership ma purtroppo spesso “ e aziende dichiarano l’ intenzione di affrontare il gender gap e la diverssità, ma le azioni dimostrano il contrario”.
E tanto per non farci mancare un pò di ansia di prestazione, dall’indagine emerge che il 70,5% delle donne lavoratrici sente la pressione di dimostrare il proprio valore rispetto ai colleghi maschi, mentre il 77,2% ritiene di dover lavorare di più per mettersi alla prova a causa del proprio genere.
Su questo tema tra ieri e oggi ho realizzato due interviste che potrete ascoltare presto. La prima a Laura Puricelli, Co-Founder and CEO di Dress for Good, esperta del settore moda e lusso, con la quale ho parlato di gender gap culturale e di come l’innovazione passa attraverso la tecnologia e il recupero delle maestraenze. La seconda invece ad una giovanissina expat, Greta Beccarello CMO e founder di GRLS con la quale ho parlato delle emozioni alla base delle idee e di come il gender gap si combatte agendo.
In copertina un’altra startupper italiana: Elena Setaro, CEO e co-Founder di Dermaself.
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