Anche quest’anno i 4 giorni lusitani sono stati carichi di scoperte, conoscenze, umanità, tecnologia e stupore per il futuro.
Atterrare a Lisbona è sempre stupefacente se guardi dall’oblò poichè le ali dell’aereo sembrano toccare i tetti, i ponti appaiono come elastici tra i blu intensi di oceano e cielo, il vento dona alle cose un’aspetto di pulizia profumata. Atterrare a Lisbona per il Web Summit (per la quinta volta!) aumenta a dismisura questo stupore naturale che trasmette la città.
Sono già collegata a molti partecipanti, partners, speakers attraverso l’ app del Web Summit. Ma soprattutto ho già un’agenda organizzata con meetings, conferenze stampa, sale prenotate, incontri suddivisi per padiglioni, temi, personaggi.. l’ adrenalina guida ogni mio passo fino all’Altice Arena, fermata Oriente.
Quest’anno, insieme a me, c’è Anti, la mia secondogenita di 9 anni: brillante target del futuro liquido che ci avvolge.
Di seguito una sintesi, day by day, di quello che, del mainstream, mi ha colpito da un punto di vista tecno-umano.
martedì 1 novembre
La festa dell’ Opening Night diventa “impegno civile” quando sul main stage sale Olena Zelenska, la First Lady dell’Ucraina che parla di droni e missili che colpiscono famiglie di “tecnologia al servizio del terrore” perpetuato dalla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.
“Credo che la tecnologia debba essere usata per creare, salvare e aiutare le persone, non distruggerle. Credo che tale tecnologia sia il futuro. Se non lo è, semplicemente non ci sarà un futuro“, ha detto la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj alla platea dell’ Altice Arena gremita di founders, startuppers, dirigenti, politici, giornalisti.
Molti altri sono stati relatori a salire sul palco nella serata di apertura insieme a Paddy Cosgrave founder del Web Summit, tra cui Lisa Jackson vp Apple, Changpeng Zaho founder di Binance, Carlos Moedas sindaco di Lisbona, Katie Prescott del Times, Misan Harriman fotografo di Black Lives Matter, Antonio Costa Silva Ministro dell’economia del Portogallo e tanti altri imprenditori e pensatore che con la propria passione stanno lastricando la strada verso un futuro più accogliente come l’italiana Francesca Gargaglia co-founder di Amity.
mercoledì 2 novembre #1day
La prima giornata è stata intensa di incontri e ispirazioni. La tribù cosmopolita del web summit ha colmato ogni padiglione e ogni conferenza. Uaho. In breve alcuni personaggi che hanno contribuito ad allargare la visuale sui prossimi anni. Mark MacGann di Uber si confronta con Paul Lewis del Guardian sui falsi vantaggi della gig economy e sulla violazione delle leggi in molti di paesi. La Regina Rania Al-Abdullah di Giordania ha parlato di come i pregiudizi storicizzati contribuiscano alla discriminazione e alla disuguaglianza e di quanto sia urgente la necessità di dare priorità alla compassione. Lo scienziato “papà”” di Alexa, Rohit Prasad, spiega come una filosofia di “intelligenza ambientale” stia guidando lo sviluppo dell’ intelligenza artificiale che si integra nel nostro ambiente in modalità “invisibile”.
La CEO di OnlyFans è Amrapali Gan che parla di come sta rivoluzionando le connessioni tra creatori e fan costruendo una piattaforma sicura e inclusiva in cui i creatori sono in grado di monetizzare i propri contenuti.
giovedì 3 novembre #2day
La seconda giornata è stata intensa, se possibile, ancora più delle prima. Ho visitato alcune startup italiane, parlato con investitori e ammirato gli interventi di donne e uomini che “curano” il futuro con ingegno passione e tecnologia. Tra questi indubbiamente ci sono i seguenti speakers. La dottoressa Sumbul Desai, vicepresidente della salute di Apple, ha parlato della creazione di una tecnologia che consenta alle persone di condurre una vita più sana: iwatch.
Il CEO di Mercedes Formula 1 Toto Wolff parla di come il talento e la tecnologia lavorino insieme per diventare campioni.
Amanda Storey, amministratore delegato della fiducia e della sicurezza di Google, ha parlato di come Google combatte la disinformazione.
Altri interventi importanti di oggi sono stati di certo quelli del vice primo ministro ucraino e ministro della trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov; il fondatore e CEO del Web Summit Paddy Cosgrave, il vicepresidente della Banca europea per gli investimenti Ricardo Mourinho Félix.
venerdì 4 novembre #3day
La parola della terza e ultima giornata di questo Web Summit 2022 è: sorridente. I partecipanti salutano, raccolgono gadget e rimandano le conversazioni alle email.
E’ stato stancante, certo. Ma ogni minuto è stato ben speso sebbene abbia riportato a casa una influenza lusitana 🙂
Qui di seguito, qualcuno dei talk in chiusura.
Il responsabile di Meta, Naomi Gleit, discute di ciò che il futuro ha in serbo per l’azienda e per i suoi clienti mentre avanza nel mondo virtuale.
Noam Chomsky (in collegamento) e lo scienziato, autore e imprenditore Gary Marcus hanno parlato dei miti “pericolosi” che circondano l’IA.
Sir Tim Berners-Lee — l’inventore del web — e il co-fondatore e CEO di Inrupt John Bruce discutono su come salvare il web da se stesso mentre entriamo in una nuova era del Web3.
Diverse sono state le startups, i brands, i personaggi e gli investitori che ho incontrato quest’anno. Alcuni di loro mi hanno emozionato con le intuizioni dal potenziale benevolo, altri hanno stimolato in me nuove idee, ad alcuni di loro, dedicherò qualche riflessione nel prossimo articolo.