A Castrovillari, in provincia Cosenza, fino al 4 giugno c’è la Primavera dei teatri: un festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea, giunto alla XXIII edizione.
Ideato e diretto da Scena Verticale, sotto la direzione artistica di Saverio La Ruina e Dario De Luca e quella organizzativa di Settimio Pisano, rappresenta un’iniziativa di prestigio per tutto il panorama artistico italiano, ed ha il sostegno del Ministero della cultura.
È un progetto unico nel Sud Italia, dichiaratamente di nicchia, espressamente non commerciale.
La Primavera dei teatri vanta idee originali e ha un’anima coraggiosa, per la volontà di ancorarsi al suo territorio, una delle zone più periferiche del nostro Paese.
Grazie all’arte, una cittadina della Calabria sconosciuta ai più, Castrovillari, diventa palcoscenico, laboratorio creativo e casa di tantissimi artisti, appassionati e lavoratori dello spettacolo. (se non è bellezza questa, cos’altro?)
Per usare le parole di Bertolt Brecht, noto drammaturgo tedesco: “Tutte le arti contribuiscono all’arte più grande di tutte, quella di vivere”.
Bisogna partire da questo assunto per tenere bene a mente come l’arte sia uno strumento potentissimo di catarsi, espressione e rappresentazione di tutti i colori delle emozioni umane, e per questo bene inestimabile.
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