È stato dichiarato ufficialmente affondato il sottomarino indonesiano di cui si erano perse le tracce mercoledì.
Il KRI Nanggala 402 era scomparso durante un’esercitazione nel Mar di Flores, ad un centinaio di chilometri a nord delle coste dell’isola di Bali.
Poco dopo l’immersione il sottomarino aveva interrotto ogni comunicazione. Alcune ore dopo la marina indonesiana aveva avvertito l’International Submarine Escape and Rescue Liaison Office, l’organizzazione istituita nel 2003 per coordinare le operazioni internazionali di ricerca e salvataggio di sottomarini.
Le marine di diverse nazioni si sono affrettate a partecipare alla ricerca, setacciando una zona di circa 34 chilometri quadrati.
Si stimava che l’equipaggio di 53 persone avesse scorte di ossigeno sufficienti per tre giorni.
Ma ogni speranza di salvare i marinai è stata infranta sabato, quando i soccorritori hanno cominciato a ritrovare detriti ed oggetti provenienti dal sottomarino. Gli strumenti di rilevamento avrebbero indicato un oggetto sommerso a una profondità di 850 metri, molto oltre la capacità operativa massima del Nanggala.
Se un guasto avesse spinto il sottomarino oltre la sua profondità di collasso lo scafo avrebbe potuto subire un cedimento catastrofico a causa della pressione.
Il sottomarino diesel, uno dei cinque della flotta indonesiana, era in servizio dal 1981 ed era stato acquistato dalla Repubblica Federale Tedesca.
Nel 2012 era stato ristrutturato in Corea del Sud e secondo la marina era ancora idoneo alla navigazione.
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