L’8 marzo 2025 si avvicina, e con lui la Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne. Ma quest’anno, a Lodi, non sarà solo una celebrazione: sarà un’occasione per parlare di diritti, salute e autodeterminazione. Diverse associazioni si stanno unendo per portare avanti progetti che fanno davvero la differenza nella vita di tante donne e ragazze.
Se non ora, quando? SNOQ Lodi, la Cooperativa Sociale Famiglia Nuova, le associazioni Rumorosse e Toponomastica femminile intendono presentare una linea comune sulla salute, i bisogni essenziali e l’autodeterminazione delle ragazze e delle donne, portando l’attenzione su questi temi fondamentali per il benessere di più della metà della popolazione.
Parliamo ad esempio del “Progetto Mutandine Mestruali”. Un nome curioso, ma un’idea potente: fornire alle studentesse mutandine mestruali riutilizzabili. Perché? Per ridurre l’impatto ambientale degli assorbenti usa e getta, combattere la povertà mestruale e, soprattutto, abbattere i tabù che ancora circondano il ciclo mestruale. Il progetto è sostenuto da diverse realtà del territorio, tra cui “Se Non Ora Quando?” Lodi, Toponomastica femminile e Famiglia Nuova, con il supporto del Comune di Lodi e dell’Azienda Farmacie Comunali. Il costo? 12.000 euro, da raccogliere attraverso il crowdfunding su Ulule, gestito da Rumorosse. La campagna partirà a marzo 2025 e sarà accompagnata da incontri informativi con esperti e esperte su igiene e fertilità. Il progetto è la prima azione concreta nata nell’ambito dell’Organismo di Partecipazione Tutela della Salute del Comune di Lodi.
Ma non è tutto. Un’altra iniziativa cruciale è “Free Pads”, un progetto che si concentra sul contrasto alla povertà mestruale. Purtroppo, per molte donne in difficoltà economica, l’acquisto di assorbenti rappresenta una spesa difficile da sostenere. Questo progetto, promosso dalla Cooperativa Sociale Famiglia Nuova in rete con le altre associazioni, punta a garantire l’accesso gratuito ai prodotti mestruali. Le attività includono la distribuzione di assorbenti, mutandine mestruali, coppette e detergenti intimi; programmi di educazione sulla salute mestruale per sensibilizzare ragazze e donne; e iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza per rompere il silenzio su questo tema ancora troppo tabù.
E poi c’è “Liberə Tuttə”, un’iniziativa che vuole affrontare i temi dell’autodeterminazione e dei diritti sessuali senza filtri. Si parlerà di mestruazioni, libertà di scelta, diritto all’aborto sicuro e della necessità di riconoscere i diritti sessuali. L’evento, promosso da Rumorosse in collaborazione con le altre associazioni, si terrà il 15 e 16 marzo 2025 al Teatrino Giannetta Musitelli. Due giorni di confronto per approfondire le discriminazioni di genere e costruire azioni comuni per combatterle.
Infine, un tema spesso sottovalutato: la medicina di genere. Le differenze tra uomini e donne non si fermano solo all’aspetto sociale, ma riguardano anche la salute. Eppure, spesso, la ricerca e le cure sono tarate su un modello maschile, trascurando le specificità femminili. L’Organismo di Partecipazione Tutela della Salute del Comune di Lodi ha già raccolto dati disaggregati per genere, ma ora serve un’analisi approfondita e azioni concrete per superare queste disuguaglianze.
Questi progetti non sono solo parole, ma azioni concrete per cambiare le cose. L’8 marzo 2025, a Lodi, non sarà solo una data simbolica, ma un momento per costruire un futuro più giusto per tutte. Perché parlare di diritti delle donne significa parlare di diritti umani. E questa battaglia riguarda tuttə.
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