Biotecnologie sono la prossima grande trasformazione economica globale?

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Grazia D

Negli ultimi mesi ho sentito parlare di biotecnologia come nuovo filo di tessitura del futuro. Alcuni startupper maneggiano l’argomento con disinvoltura. Una decina di anni fa, partecipavo agli incontri di Singularity University qui a Milano e la biotecnologia era il motore delle teorie di Ray Kurzweil e di tutte quelle dei transumanisti. All’epoca, in certi passaggi avevo dovuto sospendere il giudizio e per andare più a fondo bisognava comprare libri molto costosi, tradurli e via dicendo. Ieri, grazie all’ ormai insostituibile assistente chatgpt, ho spulciato più a fondo e ho trovato cose buone e cose meno buone, almeno per me.

Per i più invaghiti, le biotecnologie sono la nuova forza rivoluzionaria capace di ridefinire ogni specifica industria e la società in ogni suo aspetto,  proprio come l’Intelligenza Artificiale sta trasformando tutti i settori. Questo impulso rivoluzionario, impatta in modo trasversale anche perché la biotecnologia sta diventando sempre più accessibile, favorendo la transizione da sistemi centralizzati a soluzioni locali e personalizzate, trasformando non solo il settore sanitario ma anche ambiti come produzione, logistica, sostenibilità e design organizzativo. Inoltre, sta rivoluzionando l’agricoltura con metodi adattivi e scalabili che ridefiniscono la produzione e distribuzione alimentare. Nel campo della salute, le neuroscienze e la biotecnologia stanno ampliando le prospettive sulla longevità e sul benessere mentale e fisico, con impatti significativi su lavoro, governance e leadership.

I principali detrattori delle biotecnologie invece sollevano una serie di preoccupazioni legate all’etica, alla sicurezza, all’ambiente e alle implicazioni socioeconomiche. Un freno a mano che riguarda aspetti della manipolazione genetica, potente e controversa ma anche questioni legati all’ambiente che rischia di subire cambiamenti irreversibili con l’introduzione di organismi geneticamente modificati, mentre i nostri alimenti potrebbero nascondere rischi non ancora compresi. Sul piano sociale, il freno riguarda il potere r la sua concentrazione nelle mani di poche multinazionali che minaccia la libertà e la dignità dei piccoli agricoltori, alterando il tessuto delle comunità rurali. Infine, rischi vengono evidenziati anche sul piano culturale e identitario: le tradizioni agricole e la biodiversità locale rischiano di essere sacrificate per un’omogeneità globale.

Il dibattito è aperto soprattutto a riguardo delle sfide etiche e normative connesse, che da una parte non devono frenare i progressi scientifici ma dall’altra parte devo essere sempre accompagnati da una riflessione responsabile e inclusiva.

Libri consigliati da leggere prima di scrivere in bio “esperto di biotecnologia”:

“Geneticamente modificati. Viaggio nel mondo delle biotecnologie” | Stefano Bertacchi | 2017 | Hoepli
“50 grandi idee biotecnologie” | Stefano Bertacchi | 2021 | Edizioni Dedalo
“Biotecnologie molecolari. Principi e tecniche” | Terry A. Brown, Giovanni Maga (a cura di) | 2022 | Zanichelli
“Biotecnologie e modificazioni genetiche. Scienza, etica, diritto” | Maurizio Balistreri, Giovanni Capranico, Matteo Galletti | 2020 | Il Mulino
“Agricoltura sostenibile attraverso le biotecnologie” | Maarten J. Chrispeels, Paul Gepts | 2021 | Piccin-Nuova Libraria
“Chemical Sensors and Biosensors: Fundamentals and Applications” | Florinel-Gabriel Banica | 2012 | John Wiley & Sons Inc
“Introduction to Biosensors: From Electric Circuits to Immunosensors” | Jeong-Yeol Yoon | 2018 | Springer
“Fluorescence Sensors and Biosensors” | Richard B. Thompson | 2005 | CRC Press
“Biosensors: An Introductory Textbook” | Jagriti Narang, C.S. Pundir | 2017 | CRC Press
“The Code Breaker: Jennifer Doudna, Gene Editing, and the Future of the Human Race” | Walter Isaacson | 2021 | Simon & Schuster

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