Nel mondo del marketing e della comunicazione, il futuro non è mai stato così complesso e allo stesso tempo affascinante. E a Milano, in questi due giorni, abbiamo visto possibili declinazioni del futuro, grazie all’evento Intersections 2024. L’evento, frutto della collaborazione tra IAB Forum e IF! Italians Festival, ha trasformato l’Allianz MiCo in un hub pulsante di idee e innovazioni, riunendo oltre 17.000 partecipanti e più di 300 speaker internazionali, tutti accomunati da un obiettivo: immaginare e plasmare il futuro della comunicazione. Organizzato in collaborazione tra ADCI, IAB Italia, UNA (e dal prossimo anno anche UPA) Intersections ha offerto un luogo per dialogare e riflettere sul futuro della comunicazione e sulle intersezioni tra tecnologia, creatività e sostenibilità possibili. Tra i tanti workshop e le sessioni plenarie, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare il potenziale dell’intelligenza artificiale, dell’arte digitale, e delle sfide che attendono i professionisti della comunicazione nei prossimi anni.
Una delle sessioni plenaria che ho più apprezzato nel primo giorno è stata La Scienza dell’Armonia con Andrea Moccia, fondatore e direttore editoriale di Geopop, e il maestro Nicola Piovani, pianista, compositore e vincitore di un Premio Oscar per la colonna sonora de La Vita è Bella. La loro conversazione ha saputo toccare corde profonde, intrecciando arte e scienza in un dialogo che ha esplorato come la creatività possa nascere dall’interazione tra discipline apparentemente lontane. “Gli ostacoli sono il sale della creatività,” ha affermato Piovani durante il suo intervento, sottolineando come le sfide e le difficoltà siano spesso l’origine di idee inaspettate e innovative. L’atmosfera si è fatta ancora più intensa quando il maestro si è esibito in una performance musicale aggiungendo una dimensione emozionale a questo momento unico.
L’ intervento che ho più apprezzato nel secondo giorno è stato Progetto Perfetto: Arte e Design nell’era dell’Intelligenza Artificiale, condotto da Paola Antonelli, Senior Curator del Department of Architecture and Design del MoMA di New York. Antonelli ha esplorato il ruolo dell’intelligenza artificiale nell’arte contemporanea, ispirandosi a una poesia di Genni Piras che evoca le nostre aspettative riguardo all’IA, sia nel bene che nel male, nel vero e nel falso, ma anche nella bellezza. “Moderno è tutto ciò che non nasconde come è stato costruito,” ha dichiarato Antonelli, riflettendo sulla trasparenza e sull’onestà che le tecnologie digitali devono assumere per essere realmente innovative. Ho percepito il valore della sua presentazione nello stimolo ad una riflessione sul significato di autenticità nell’era digitale: l’arte è anche un mezzo per navigare l’ universo tecnologico che stiamo costruendo?
La manifestazione si è conclusa con la cerimonia di premiazione degli ADCI Awards, dedicati alle migliori campagne pubblicitarie italiane.
Con la vivacità del network nell’aera espositiva, Intersections ha lasciato un messaggio chiaro: il futuro della comunicazione e della creatività sarà sostenibile solo se sarà condiviso. Come sostiene il filosofo Byung-Chul Han, “la comunità è il luogo in cui siamo connessi non perché siamo uguali, ma perché ci accogliamo nella nostra diversità.” In conclusione, questo concetto di comunità, dove l’unione delle differenze crea una forza unica, è stato il filo conduttore dell’evento, dalle conversazioni più profonde ai workshop più tecnici.
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